I Vigili, la polizia e il codice della strada: uno su due non sa rispondere
Sorprendente risultato da una inchiesta di Quattroruote che ha indagato sulla preparazione effettiva delle divisa, a Napoli il 50 per cento è impreparato
Sono i tutori della sicurezza su strade e autostrade, monitorano automobilisti e centauri indisciplinati e, soprattutto, firmano i nostri verbali in caso di effrazioni.
Ma quanto sono effettivamente preparati sul codice gli agenti della polizia stradale e della polizia municipale? Un’inchiesta del mensile “Quattroruote”, in uscita venerdì per il mese di ottobre, ha provato a indagare. Con risultati sconfortanti. E sorprendenti.
Sono state infatti rivolte 10 semplici domande a cento rappresentanti delle forze dell’ordine, in cinque grandi città italiane: Roma, Milano, Napoli, Palermo e Bologna.
Quesiti semplici, rivolti al telefono o direttamente, e sui quali si dà per scontata una risposta sicura da chi si suppone ne sappia di più. Eppure, su tutti gli agenti interrogati, uno su due non dà un responso corretto, farfugliando informazioni errate.
Il “derby” tra vigili e Polstrada si chiude con la vittoria di questi ultimi, che forniscono il 50 per cento delle risposte esatte, contro il 44 per cento degli “avversari”.
Nello specifico, l’inchiesta assegna a Napoli la medaglia di bronzo con un 50 per cento di sentenze giuste da parte di entrambe le polizie.
“Le colpe di questa situazione – scrive “Quattroruote” – non sono certo da attribuire alla scarsa preparazione delle forze dell’ordine. Abbiamo una valanga di articoli, commi, sottocommi impossibili da memorizzare in toto”.
Su questo non c’è dubbio, ma “Francamente –prosegue il mensile specializzato in motori – ci aspettavamo una risposta migliore da parte dei tutori dell’ordine stradale. Sconcerta sentire vigili che non hanno idea dello spessore minimo di legge del battistrada (1.6 millimetri), o agenti della Stradale che definiscono in un lapsus un T-Red (che rivela le infrazioni semaforiche) come un dinosauro T-Rex”.
Effettivamente le domande rivolte sono abbastanza facili, da esame di scuola guida. Ad esempio: “Se mi fermano e il mio passeggero non indossa la cintura, chi paga la multa, io o lui?” La risposta corretta è che se il passeggero è maggiorenne la violazione è contestata soltanto al trasgressore. Eppure, solo il quaranta per cento dei vigili il sessanta dei poliziotti forniscono la versione giusta.
Sbagliano in questo caso soprattutto i napoletani, che invece recuperano con il quesito su chi ha la precedenza in una rotatoria (dipende dalla segnaletica orizzontale): indovina più del quaranta per cento rispetto alla media nazionale.
Il quiz prosegue: “qual è il limite di spessore del battistrada per circolare?”. 1.6 millimetri. Solo il venti per cento dei vigili e nessuno dei poliziotti risponde correttamente.
Ancora, “Qual è l’età minima per trasportare un bambino sul sedile anteriore?”. Sono consentite tutte le età, a meno che il sediolino non sia posto contromano e l’airbag non sia stato disattivato. Qui vince la Polstrada con il 60 per cento di vincitori, contro il 40 dei vigili.
C’è solo una domanda che però lascia interdetti tutti e cento gli interrogati: “Quando si guida fuori città, oltre alle luci di posizione vanno accesi anche gli anabbaglianti?”. Dipende dai casi: se c’è visibilità completa bastano solo i fari diurni. Ma nessuno dei cento tra vigili e Polstrada dà la risposta azzeccata